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Ieri sera ho trovato finalmente il tempo per fare un salto dai miei amici Franco Valente, Michele e Susanna Vitulano presso la nuova galleria ARTE54 di Molfetta, inaugurata una decina di giorni fa con una straordinaria mostra dell'artista molfettese Michele Zaza(in esposizione fino ad aprile).
Uno spazio espositivo molto accattivante (veramente grazioso... complimenti ai due Vitulano) dove la mostra del maestro Zaza trova degna location . L'allestimento è esemplare (adoro il "contrasto armonico" che si realizza mettendo insieme il nero -delle cornici- e il bianco -dei muri- per esaltare opere che mi hanno lasciato senza fiato per la loro magnificenza....Michele Zaza, qui a Molfetta - ma non solo, ben inteso - è una "icona" dell'arte contemporanea e quando ti avvicini ad una sua opera lo fai con molta "timidezza", quasi con soggezione.... perchè ne comprendi l'indiscutibile ed elevato valore simbolico.
La sua ricerca inizia con il ciclo Cristologia, presentato, nel 1972, alla galleria Diagramma/Inga-Pin di Milano. Nel 1973 crea un nucleo di opere intitolato "Dissidenza Ignota", esposto da Marilena Bonomo a Bari. Nell’opera principale è rappresentata la madre dell’artista che sta per addormentarsi, tra una pistola poggiata su un cumulo di ovatta e una sequenza di immagini di lei in diversi momenti di vita quotidiana.
Nel 1974, lavori intitolati "Naufragio euforico" evidenziano l’aspetto contraddittorio della libertà sotto forma di un percorso “a senso unico”. Segue nel 1975 il ciclo Mimesi, esposto da Massimo Minini a Brescia e da Annemarie Verna a Zurigo. Esistenza e assenza, condizione umana e operare artistico sono a confronto. Dal 1976 l’irreale non è in antinomia al reale, ma anzi costituisce una realtà in divenire, fatta di curiosi paesaggi di terra e di ovatta, abitati da piccoli oggetti di carta somiglianti a macchine volanti. Nella serie intitolata "Anamnesi" i personaggi sembrano agire nella dimensione del sogno, nutrendosi di molliche di pane. Sempre nel 1976 Zaza realizza il ciclo "Universo Estraneo" da Lucio Amelio a Napoli, e poi "Fantasia Privata" da Yvon Lambert a Parigi. Invece nel 1978 crea opere intitolate "Racconto celeste", dove analizza l’incorporeo. Il colore blu della parete cosparsa di stelle-molliche è un cielo che avvolge i volti del padre e della madre. Lo spazio abitativo diviene “spazio celeste”.
Nel 1980, da Leo Castelli a New York, Zaza espone Neo-Terrestre. Nello stesso anno Zaza è invitato alla Biennale di Venezia con una sala personale. Successivamente, nel 1981 è a Parigi con una mostra antologica al Musée d’art moderne de la Ville de Paris. Mentre a Ginevra, al Cabinet des estampes du Musée d’art et d’histoire nel 1991, e a Mosca nel 1996 presso lo Shchusev Architecture Museum con una serie di nuovi lavori ispirati a Hölderlin. Tra le collettive, nel 1977 e nel 1982 partecipa alla Documenta di Kassel, nel 1975 alla Biennale di Parigi e nel 1977 alla XIV Biennale di São Paulo.
Negli anni ‘80 Zaza comincia ad inserire nelle sue opere elementi scultorei, come Paesaggio in cui appaiono accanto alle fotografie delle forme tridimensionali. Significativa è la tappa di "Cielo Abitato".
Nelle opere degli anni ’90 Zaza compie una trasfigurazione dei volti attraverso delle campiture di colore che mettono in evidenza dei punti focali quali la fronte, il naso, le mani, che sottendono alle funzioni vitali.
L’artista è come un “viaggiatore” che procede in direzione delle proprie origini, in un “ritorno verso se stesso”. Opere quali il "Centro del Viaggiatore", "Cercatemi altrove", "Paesaggio segreto", "Corpo magico", stabiliscono uno scambio fra l’intimità umana e il cosmo, attraverso sculture di cartone e ovatta con cui l’artista reinventa il proprio corpo avvolto da effetti di luce. Zaza escogita uno scenario segreto, elaborato a partire da elementi del quotidiano (molliche, ovatta, cuscini) e da presenze scultoree. Spesso il volto, sia maschile che femminile, viene dipinto con colori riferiti alla terra e al cielo – il marrone, il blu, il bianco: da Rivelazione segreta e Corpo segreto (2005) a Paesaggio magico e Orizzonte segreto (2006), oppure Io sono il paesaggio (2007).
Zaza espone al Museo Laboratorio d’Arte Contemporanea di Roma e al Musée d’Art Moderne et Contemporain di Ginevra. Le sue opere sono conservate presso varie collezioni pubbliche, tra cui la Fondation Emanuel Hoffmann di Basilea, l’Hamburger Bahnhof-Museum für Gegenwart (Berlino), il Walker Art Center (Minneapolis); il Kunsthaus (Zurigo).
Arte54
via Baccarini 54 70056 Molfetta (Bari) phone/fax +39 080 3348982 info@arte54.com
Franco Valente art director +39 335 7920658
Michele Vitulano +39 349 8801122
Susanna Vitulano +39 339 3163281
Consulta il sito (in allestimento) : http://www.arte54.it/
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Tag: ARTE54, ConfineMagico, FrancoValente, MicheleVitulano, MicheleZaza, Molfetta, SusannaVitulano
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ContinuaPost aggiunto da Loredana Grassi il 13 Novembre 2024 alle 20:30
Per la Ventesima Giornata del Contemporaneo indetta dall'AMACI (Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani) il Centro d'Arte e cultura 'Leonardo da Vinci' di Bari S.Spirito presenta la mostra antologica contropARTE dell'artiere-pittore Leonardo Basile presso l'Ipogeo dell'Arte in via Pisa 4 con opere realizzate tra il 1982 ed il 2024.
Dagli inizi ai giorni nostri, il percorso artistico di Basile (ma lui lo definisce 'di sperimentazione continua') ci dimostra tangibilmente il suo indiscutibile eclettismo, laddove per tale definizione, in ambito artistico, si 'miscelano' varie tendenze armonizzandole in nuove ed originali…
ContinuaPost aggiunto da Associazione LEONARDO da VINCI il 15 Agosto 2024 alle 7:44
E' presente anche un artista barese, con un suo dipinto, al progetto "L'Arte che cura", ideato dal reparto di Ematologia del presidio ospedaliero "Andrea Tortora" di Pagani (SA) diretto dal prof. Catello Califano con la collaborazione della coordinatrice dott. ssa Carmela Trezza: E' Leonardo Basile, pittore in quel di Bari/S.Spirito, con l'opera dal titolo "Colored light" (Luce colorata), dipinto con colori acrilici su tela, dalle dimensioni di cm 50 x 50
Il progetto Arte che cura, è un percorso terapeutico attraverso i sensi, del quale la parte progettuale che riguarda la vista è curata dall'associazione Nasi Rossi Clown Therapy di Scafati…
ContinuaPost aggiunto da Associazione LEONARDO da VINCI il 19 Aprile 2024 alle 20:00
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Lo si può vedere in via Pisa civico 4 a Bari S.Spirito, allestito presso l'Ipogeo dell'Arte (sulla rampa di ingresso... praticamente visibile dalla strada).
Rimarrà in visione sino all'Epifania... h24, tutti i giorni, e,…
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Sabato 10 giugno 2023 dalle ore 17.00 presso il Cinema “Il Piccolo” (Via Nicola Giannone de Maioribus n.4, Santo Spirito) si terrà la conferenza pubblica dal titolo: "Santo Spirito, genesi urbanistica di un borgo marino" , a cura della locale Pro Loco con gli interventi di : Emanuele Cazzolla, scrittore e saggista; Vincenzo Colonna, geologo, già docente universitario e presidente della Pro Loco di Santo Spirito; Rosalba Fantastico di Kastron, già docente di Storia dell'Arte e Beni culturali presso i Licei ; Domenico Lassandro, già professore ordinario di Lingua e Letteratura latina presso l’Università di Bari; Giancarlo Liuzzi della redazione del giornale online Barinedita; Gerardo…
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"Francesco Speranza (Bitonto, 1902 - Santo Spirito, 1984) di cui si propone qui la prima biografia completa con l’analisi delle sue opere, mette d’accordo tutti. La sua pittura ha il dono di piacere sia ai puristi che a coloro adusi a storcere il naso di fronte alle espressioni figurative. Ritrovarsi intorno alle sue opere tonifica lo spirito per forza d’inerzia: esse introducono un colloquio con discrezione e…
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